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Il dipinto staccato nel 1966 dalla seconda arca della facciata della chiesa di S. Giacomo Maggiore è da allora depositato in Pinacoteca.
Interessante ed inconsueta l'iconografia, dove la Vergine è colta, mentre guarda intensamente il figlio crocifisso, in un atteggiamento più di intercessione che di dolore.
Dall'altro lato appare S. Giovanni che si rivolge ad un sepolcro aperto entro cui è possibile riconosce i busti di due personaggi che alludono al superamento della morte ed alla Resurrezione finale ottenuta tramite il sacrificio di Cristo.