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Le due tavole di uguale dimensione, probabili frammenti di una pala, sono state acquistate dallo Stato italiano nel 1998.
Databili al secondo decennio del Cinquecento, sono forse un'esecuzione congiunta di Giacomo insieme al fratello Giulio, che ereditarono non solo la bottega del padre ma anche le soluzioni formali, perpetuandone lo stile in modo omogeneo al punto che non è facile identificare la mano dell'uno o dell'altro.