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Questo dipinto, insieme a quello raffigurante la Coronazione di spine (inventario 464), costituiscono una coppia originariamente situata nella Chiesa di san Girolamo all'ingresso del coro dei monaci.
L'ambientazione fosca e l'agitato muoversi dei corpi riecheggiano le atmosfere veneziane dei dipinti di Tintoretto, studiati e meditati da Ludovico che, incurante del "decoro" richiesto dalla Controriforma nel rappresentare le immagini sacre, usa ogni mezzo per persuadere e commuovere.