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La pala, che fa parte delle serie di lavori eseguiti da Innocenzo nella chiesa e nel convento di San Michele in Bosco, fu realizzata intorno al 1522 per l'altare maggiore, secondo un programma iconografico ben preciso, che appare nel contratto tra l'artista e il priore olivetano.
La composizione, costruita da figure monumentali, ruota tutta intorno alla figura dell'Arcangelo, che riprende con deboli varianti l'invenzione raffaellesca del San Michele, oggi al Louvre, diffusasi rapidamente in Emilia grazie al cartone del dipinto, donato dallo stesso Raffaello al duca Alfonso I d'Este.