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L'adesione di Elisabetta Sirani ai modelli reniani non esclude l'attenzione alle varianti stilistiche dei principali allievi del celebrato maestro bolognese.
Qui la pittrice mostra di aver studiato le opere di Francesco Gessi, ma anche di aver saputo cogliere le proposte di sereno classicismo di Carlo Cignani che aveva da poco terminato gli affreschi della sala Farnese del Palazzo Comunale (1658-1660).