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L’affresco in origine proveniva dal portico della chiesa della Madonna di Galliera, demolito nel 1728 per ampliare il convento degli oratoriani. Riscoperto da Roberto Longhi nei depositi della Pinacoteca nel 1940, ha ricevuto dalla critica diverse ipotesi circa la cronologia, dovute in primo luogo alla precarietà dello stato di conservazione. Nonostante le lacune, risultano comunque apprezzabili alcune sottigliezze pittoriche, come il bel bordo ricamato del manto della Vergine, e la sicurezza di controllo spaziale.