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Il dipinto, come attestato da una scritta sul retro, fu commissionato da una suora del monastero di San Giovanni Battista, Alessandra Ratta, e fu collocato in chiesa il 17 giugno 1604.
Opera monumentale, si situa dopo il viaggio romano (1602) e rivela nella pacatezza della disposizione delle figure come nel disegno un ritmo più solenne e misurato.