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Assieme al Trionfo della Fama (inv. 257), in origine decorava la fronte di un cassone; i due pannelli, che erano parte di un più vasto ciclo dedicato ai Trionfi petrarcheschi, utilizzato in contesti nuziali con funzione benaugurale, sono da ascriversi al pittore fiorentino Zanobi Stozzi, uno dei più stretti collaboratori di Beato Angelico. Nelle tavolette il ritmo ondeggiante, molle ed elegante rimanda al maestro, mentre il senso di tornitura che caratterizza i volumi deriva dalle frequenti collaborazioni con il più giovane Francesco Pesellino.