Madonna col Bambino in trono e i Santi Domenico, Francesco, Chiara e Maria Maddalena. (Pala Bargellini)
La pala con la Madonna, il Bambino e i santi Francesco, Domenico, Maddalena è la prima opera firmata e datata di Ludovico Carracci, che la eseguì per conto della famiglia bolognese dei Bargellini.
La famiglia era legata al defunto papa, Gregorio XIII anch’egli bolognese, attraverso la parentela con la committente Cecilia Bargellini Boncompagni, qui rappresentata inginocchiata al centro, con le mani giunte, in veste di carmelitana.
L'opera originariamente si trovava sull’altare della cappella Boncompagni nella chiesa dei santi Filippo e Giacomo, in Via delle Lame, detta anche "delle convertite", dal nome dell'adiacente convento di suore carmelitane.
Maria, seduta su un alto trono, ornato dal dragone araldico della famiglia del papa, è rappresentata come un'umile regina dal volto florido e a piedi scalzi, mentre viene incoronata dagli angeli in volo; il punto di vista da sotto in su la rende tangibile e verosimile.
La Madonna accosta la guancia al Bambino e ci osserva con sguardo diretto, Gesù inquieto in grembo alla madre benedice, mentre, come in una festa, gli angeli cantano al suono dolce del liuto o spargono incenso e fiori.
I fedeli sono chiamati a partecipare all'evento, grazie alla continuità tra lo spazio dipinto e quello reale ottenuta tramite i gesti eloquenti dei santi.
San Francesco è concentrato nella profonda contemplazione della Madonna col Bambino, san Domenico, invece, si volge verso i fedeli e indica loro, con un gesto enfatico, la Madre e il Figlio
La Maddalena, figura della prostituta redenta per eccellenza, isolata sulla destra, sembra indicare alla sacra famiglia i penitenti in preghiera al di fuori dello spazio dipinto. La sua presenza è un chiaro richiamo alla funzione del convento come caritatevole asilo per prostitute pentite.
In questa stessa ottica si giustifica la presenza dell'acquasantiera e dell'aspersorio ai piedi della Vergine, chiari simboli di purificazione.
Nonostante la forte caratterizzazione umana dei santi come il volto scavato di san Francesco o lo sguardo risoluto di san Domenico, l'unico vero ritratto è quello dell'anziana committente Cecilia Bargellini Boncompagni, sul cui profilo il pittore non manca di registrare una piccola verruca sopra la bocca
I personaggi sacri si offrono all'osservatore nel modo più confidenziale e coinvolgente, sotto un portico che allude a quelli presenti in città, oltre il quale si levano familiari le torri di Bologna.
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