San Petronio fra i Santi Domenico e Francesco
Lorenzo Costa fu uno dei maggiori artisti della scuola ferrarese e mantovana, attivo fra la seconda metà del Quattrocento e i primi decenni del Cinquecento.
Dopo essere stato a Firenze, nel 1483 si trasferì a Bologna dove la scena era dominata da Francesco Francia e Amico Aspertini, artisti con cui si confronterà in importanti commissioni tra cui la decorazione ad affresco dell'Oratorio di Santa Cecilia a Bologna.
La tavola, firmata e datata 1502, raffigura San Petronio seduto su un alto trono, con in mano il modello della città di Bologna, tra San Francesco che mostra la ferita sul costato e San Domenico con il libro e il giglio.
L’immagine probabilmente rappresenta una sorta di augurio di “pacificazione” tra francescani e domenicani, da sempre rivali, grazie all’intercessione di San Petronio
Alla base del trono è dipinta un’Adorazione dei Magi a finto rilievo monocromo.
Colpisce la decisione del pittore di recuperare il fondo dorato, tipicamente medievale, che fin dal primo Rinascimento era stato abbandonato per lasciare spazio a vedute architettoniche e paesaggistiche.
Ma, nonostante questa scelta arcaica, l’attenzione ai dati naturalistici, come i volti e le proporzioni delle figure o i dettagli del modello della città, connota l’opera in senso pienamente rinascimentale.
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