Sant'Elena in adorazione della Croce ed una monaca
![Simone de' Crocefissi - Sant'Elena in adorazione della Croce](/images/stories/flexicontent/item_342_field_20/original/220.jpg)
Il soggetto e la presenza della monaca committente farebbero pensare a una destinazione originaria al convento di Sant'Elena in via Vinazzi, da cui la tela potè essere trasferita presso le domenicane di Sant'Agnese istituto soppresso in epoca napoleonica.
Databile al 1370 ca., il dipinto aveva forse funzione di stendardo processionale.
La tecnica della temperatura su tela, di cui questa è una delle prime testimonianze sopravvissute nel bolognese, ebbe qui più ampia diffusione a partire dal tardogotico: ma sicuramente ne esistevano tracce perdute anche in epoca precedente.
Sul retro della tela è un disegno, di cui sono stati individuati i rapporti con suggestioni di matrice probabilmente veneta in particolare padovana.
Ma suggestivi confronti sono anche possibili con motivi tratti dal mondo culturale iberico e catalano, con cui nella seconda metà del Trecento i confronti dovettero divenire più diretti, facilitati dalla presenza dell'Albornoz e dalla fondazione del Collegio di Spagna.
Tali suggestioni dovettero gradualmente entrare in rapporto con i precedenti dettati del gotico, portando a una graduale differenziazione rispetto alle tendenze della prima metà del secolo e al naturalismo vitalesco.
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