Madonna col Bambino in trono fra i Santi Petronio e Giovanni Evangelista adorata dal committente Alberto Cattani. (Pala dei Mercanti)
Deluso dai magri compensi ricevuti dal duca Borso d’Este per gli affreschi del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, a Ferrara, nel marzo del 1470, con un moto di orgoglio e con una lucida consapevolezza dei propri meriti, abbandona la città estense per trasferirsi a Bologna dove spera di ricevere maggiore riconoscimento.
Qui si apre per lui un’intensa stagione lavorativa contrassegnata da commissioni di grande prestigio come questo dipinto, meglio conosciuto come Pala dei Mercanti dal Palazzo della Mercanzia di Bologna, per cui fu eseguito.
In questa opera Francesco del Cossa attenua gli eccessi dello stile bizzarro e tagliente tipico della pittura ferrarese a vantaggio di una maggiore monumentalità delle figure, contribuendo ad aggiornare sulle novità rinascimentali l’ambiente pittorico bolognese.
Rappresenta la Vergine in trono col Bambino, accompagnata da san Petronio, patrono di Bologna in abiti vescovili e con in mano il modellino della città e da san Giovanni Evangelista, assorto nella lettura del Vangelo.
I santi sono identificati anche dalle due scritte in lettere capitali romane, incise sull’architrave.
In basso compare, in prospettiva, la firma dell’artista, mentre sul gradino del trono, insieme alla data 1474 si leggono i nomi dei due committenti, Domenico Amorini e Alberto Cattani, che appare ritratto di profilo e in scala ridotta, dietro al San Petronio. Sopra il muro che fa da sfondo è rappresentata la scena dell’Annunciazione.
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